I servizi finanziari a supporto dello sviluppo estero offerti dalle banche

I servizi bancari e finanziari hanno un ruolo primario per rendere possibile, redditizia e poco rischiosa l’attività con l’estero. Le condizioni di pagamento, incasso, garanzia e finanziamento dovrebbero essere considerate come parte integrante delle caratteristiche dei prodotti e dei servizi venduti e acquistati all’estero. 
La banca dovrebbe essere consultata prima di negoziare le condizioni con clienti e fornitori esteri, per potere definire dal principio gli strumenti più idonei per il buon fine delle operazioni, in relazione al paese ed al profilo del partner

Le P.M.I. dovrebbero condividere i piani di sviluppo estero con la banca già in fase di definizione in maniera tale da verificare la rischiosità e la fattibilità delle offerte estere e da stimare la redditività effettiva tenendo in considerazione i costi dei servizi finanziari. 


I servizi bancari e finanziari a supporto dell’estero hanno come finalità principali:

  •  ridurre il rischi di importazione ed esportazione; 
  • gestire incassi e pagamenti;
  •  finanziare il capitale circolante delle P.M.I. sia in fase di import che in fase di export;
  • finanziare gli investimenti, sia in Italia che all’estero;
  • facilitare gli acquirenti esteri con servizi finanziari e finanziamenti.


I principali servizi bancari e finanziari di supporto per l’estero sono: –       conti correnti dedicati, in Euro e in divisa, in Italia e all’estero, per la gestione della liquidità internazionale;-       incassi e pagamenti senza riduzione di rischio: bonifici, addebiti diretti, assegni, gestione collection in outsourcing, incassi peculiari da alcune nazioni;-       incassi e pagamenti con riduzione di rischio: rimesse documentarie, crediti documentari; –       garanzie bancarie internazionali;-       anticipi, linee di credito, finanziamenti import ed export, sconti pro solvendo, indirizzati sia alla P.M.I. italiana che alla controparte estera, con durate diverse, con o senza garanzie;-       assicurazione crediti commerciali;-       copertura rischi di cambio e di tasso;-       Factoring e sconti pro soluto;-       Leasing;–       Mutui in Euro e in divisa;-       Finanziamenti agevolati secondo leggi e bandi.

Il livello di sviluppo dell’offerta estera fornito da una banca può essere schematizzato in tre livelli, per i quali ciascuno è il requisito necessario per il successivo. 

I livelli di sviluppo e qualità dell’offerta estero


LIVELLO di  SVILUPPO e QUALITÀ 
DELL’OFFERTA ESTERO 
RISCHI e  VANTAGGI per la BANCA

        0. Bassa qualità delle competenze e dei servizi per l’estero.

Rischio concreto di perdita di competitività, rischio di fuga dei clienti migliori.

        1. Alta qualità delle competenze, completezza ed efficacia dei servizi finanziari per l’estero.

Supporto parziale all’estero, senza vantaggio competitivo. Condizione minima da garantire per la redditività complessiva della banca.Rischio di perdita clienti migliori.

         2.    Alta qualità e completezza dei servizi non finanziari estero, oltre che dei servizi finanziari.
Supporto efficace all’estero. Parziale differenziazione e vantaggio competitivo, mantenimento e acquisizione clienti.

        3.    Integrazione pacchetti di servizi finanziari e non finanziari specifici per target di clienti (settore, dimensioni, livello di sviluppo estero, realtà locale etc).

Vantaggio competitivo sostenibile, possibilità di acquisire e mantenere i clienti migliori o con maggiore potenzialità di crescita. Possibilità di aumentare la redditività le revenues con i servizi non finanziari.

La naturale evoluzione dei servizi finanziari e non finanziari è l’erogazione in “pacchetti” di servizi, targettizzati a seconda del settore, delle dimensioni dell’impresa e della fase di sviluppo all’internazionalizzazione. I pacchetti di servizi dovrebbero essere organizzati come dei veri e propri percorsi di accompagnamento all’export. 
Per contenere i costi è necessario che la composizione di servizi permetta di massimizzare i risultati delle componenti a più alta personalizzazione (consulenza e business coaching), costruendo una base di competenze tramite i servizi a minore personalizzazione (informazione, formazione, eventi). 
Le banche dovrebbero essere promotrici della strutturazione dei servizi non finanziari, per costruirli sulle esigenze specifiche dei clienti e per integrarli nell’offerta di servizi bancari.

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