Le imprese esportatrici registrano performance stabilmente migliori rispetto alle non esportatrici: tra il 2010 e il 2014 il fatturato medio per addetto era tre volte superiore (282 mila euro contro 94 mila), il valore aggiunto per addetto due volte più grande (63 mila euro contro 29 mila); la quota dei profitti sul valore aggiunto era del 34,1% nelle esportatrici, contro il 9,9% delle non esportatrici.
Percentuale di aziende esportatrici La percentuale di aziende esportatrici sale con l’aumentare delle dimensioni: passa dal circa 12% delle microaziende fino a quasi il 50% delle aziende tra i 50 ed i 249 dipendenti.
Relazione tra dimensioni e propensione all’export aziende produttrici

Quota di fatturato estero per le aziende esportatriciAnche la quota di export sul fatturato aziendale cresce con il crescere delle dimensioni, e va dal 20% delle microaziende sotto i 10 dipendenti al 35% delle aziende tra i 50 e 249 dipendenti.
Percentuale di export sul fatturato, per categoria dimensionale, aziende manifatturiere

Dati istat rielaborati
Il ruolo delle P.M.I. nei comparti di eccellenza e di specializzazione delle produzioni italiane ( design, moda, cibo) è più rilevante dei dati medi presentati e supera il 60% del totale in molti comparti. Il contributo delle P.M.I. alle esportazioni supera abbondantemente i cinquanta punti percentuali anche in settori a più alto contenuto tecnologico e valore aggiunto che rappresentano il cuore delle nostre esportazioni.
Il riferimento è ai comparti della Meccanica, della Metallurgia e della Chimica che, insieme rappresentano quasi il 38% dell’intero valore delle esportazioni.
Contributo all’export per comparto produttivo e categoria dimensionale

La distanza geografica dei mercati di sbocco viene spesso indicata come un vincolo insuperabile alla capacità di esportare delle piccole imprese. In realtà, la lettura dei dati rivela una situazione diversa.La presenza delle piccole imprese sui mercati internazionali è assai simile a quella delle grandi imprese.
La quota di esportazioni delle P.M.I. nei mercati UE è più bassa di quelle delle imprese maggiori. Il minor peso delle esportazioni nei mercati più prossimi è bilanciata da pesi leggermente più elevati, rispetto a quelli delle imprese più strutturate, nei mercati europei extra-UE, in Africa, in Medio – Oriente e, addirittura, in Asia orientale. In definitiva, nel confronto con le imprese maggiori, le P.M.I. realizzano quote di export significativamente minori di quelle delle imprese più grandi solo nei mercati dell’America settentrionale e in quelli dell’America centro-meridionale. Dai dati emerge però che la quota di export verso i paesi con più alta potenzialità di crescita è relativamente basso.
Esportazioni e aree geografiche per dimensione

Fonte: dati ISTAT e ICE, tratto dal report commercio estero 2011 ICE ed Istat