Quando la marea scende… (assegni post datati)

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Quando la marea scende si vede chi era senza costume”

E’ un detto che in queste settimane circola giustamente parecchio.Finchè le cose vanno bene i modelli di business non funzionali, le prassi al limite del legale, la bassa professionalità, l’assenza di organizzazione aziendale, l’assenza di preparazione manageriale e molti altri “difetti” e problemi strutturali delle PMI italiane possono apparantemente fare galleggiare la situazione.


Ma di fronte ad un problema esterno… salta tutto per aria. 
E il problema NON è solo il problema esterno e contingente, sul quale i singoli non hanno alcun controllo. 


Il problema VERO sono i difetti strutturali. 
I difetti strutturali espongono l’azienda al rischio di fallimento. 

E sui difetti strutturali dell’azienda la responsabilità ela capacità di controllo nel medio/lungo è termine totale. 
Capacità di controllo totale senso che se vuoi cambiare qualcosa come imprenditore lo puoi fare, in un lasso di tempo congruo. Non tutto subito, ma un passo alla volta. Con azioni un passo alla volta, nel medio/lungo termine siamo TOTALMENTE RESPONSABILI dei nostri risultati. Al 100%. Senza alcuna scusa. Duro da accettare. Ma è così.

Un problema esterno, contingente e si spera momentaneo come questa drammatica crisi, mette in evidenza i difetti strutturali. 
Li mette a nudo.


Ma i problemi erano già lì. Pronti a fare scoppiare la situazione al minimo problema esterno

Per esempio, in queste settimane si è discusso del grosso problema degli assegni post datati.

I famosi “assegni post datati” NON sono andati in pensione!
Sono ancora tra noi, come prassi di pagamento aziendale. 
Sono proibiti, certo. Vietati dalla legge. Illecito amministrativo! Che può diventare reato PENALE per i soggetti coinvolti!
Ma allo stesso tempo sono in qualche maniera “tollerati” e “consentiti” dalle prassi e commerciali e dalle banche. 
E di fatto gli assegni post datati continuano ad essere impropriamente dei “titoli di credito” nei rapporti commerciali. E a “sorreggere” intere filiere di PMI.
Ora che l’ attività economica in tutta italia è rimasta parzialmente bloccata, cosa succederà se gli assegni post datati circolanti saranno portati all’incasso? 
Quali effetti economici, amministrativi e penali?
Chi ha in mano gli assegni potrebbe avere bisogno di liquidità. Si potrebbe trovare costretto a portarli all’incasso. Anche suo malgrado. E se l’assegno non è coperto andrebbe in protesto, con conseguenze rovinose. 
Potrebbe essere un ulteriore aggravio della già drammatica situazione economica che stiamo vivendo. E che si prospetta davanti a noi. 
Il tema è molto scottante e non mi permetto personalmente di avere alcun tipo di posizione a riguardo. 
Uno dei lettori del mio libro [R]-Evoluzione Aziendale, con il quale sono in contatto, non si è limitato a “tenersi dentro” lo spinoso problema che affliggerà molte imprese, ma con coraggiio l’ha posto all’evidenza delle massime autorità, scrivendo una lettera aperta al nostro Presidente del Consiglio dei Ministri. 
La sua proposta sarebbe di intervenire a livello legislativo affinchè gli assegni postdatati non possano essere protestati da qui a fine anno e che siano sospese eventuali procedure esecutive in conseguenza del mancato incasso di tali assegni. La proposta è stata effettivamente presa in condsiderazione nel Decreto liquidità (da quanto ho capito).


Un’azienda, un professionista NON si può basare la propria esistenza  su prassi illegali o al limite della legalità. E su questo spero che possiamo essere tutti d’accordo almeno come principio, almeno in teoria.  La crisi del “COVID 19” sta mettendo in luce le problematiche strutturali preesistenti della aziende. Se un business “è costretto” ad adottare delle prassi al limite della legalità per stare in piedi… ci sono dei problemi seri non solo (innegabilmente) nel “tessuto economico” ma anche nel business stesso. Margini troppo bassi. Clienti non adeguati. Procedure inefficienti. Posizionamento dei servizi e prodotti inadeguato. 

Per quanto la tassazione in Italia risulti essere il 67%… Un qualsiasi business non può basare la sua esistenza sul mitico “nero” o “grigio”. Non solo per motivi “morali” o patriottici. Ma soprattutto perchè un business con nero e grigio, nel mondo d’oggi, non può crescere, è continuamente a rischio di cappottarsi. 

Ma non solo. 

  • Un’azienda non si può basare su un numero limitato di clienti. 
  • Un’azienda non può NON avere un sistema di acquisizione dei clienti strutturato. Ovvero NON può basarsi sul passaparola. 
  • Un’azienda non può NON avere un chiaro posizionamento di mercato. 
  • Un’azienda non può NON avere un sistema di gestione che metta in evidenza ogni mese flussi di cassa, costi, ricavi e margini per ciascun servizio e per ciascun cliente o segmento di clienti. 
  • Un’azienda non può NON avere un minimo di organizzazione internadei processi, delle attività, dei ruoli. 
  • Un’azienda non si può basare su un ciclo economico con pagamenti a 90 e 180 giorni e più. 
  • Un’azienda non si può basare solamente sul credito bancario a breve. 
  • Un’azienda non può basarsi su un livello di professionalità mediocre. 

Posso sembrare molto irritante. Lo so. Lo sono. A fin di bene però. Non per giudicare. Non per dire “di dovrebbe fare così”. 
MA Per aumentare la tua consepevolezza. Per darti degli spunti utili. Per spingerti a cercare delle soluzioni. Per aiutarti a capire che, se siete sopravvissuti senza applicare i principi base di ogni business… siete già stati molto bravi. E che applicando i principi e gli strumenti base potreste fare anche meglio. Tutto qua. 


Ora la priorità è chiaramente gestire l’emergenza. 
Siccome l’emergenza sta mettendo in luce i difetti strutturali dei business, sarebbe utile che tu iniziassi ad annotare quali sono questi difetti strutturali. 

Sarebbe anche ideale ideale che tu lavorassi su questo… Adesso. In questo periodo. Almeno iniziare. 
Il mondo partirà molto velocemente dopo la crisi e questo periodo di relativca pausa per ciascuno potrebbe essere utilizzato per rafforzarsi ed eliminare almeno una parte dei difetti strutturali. 

Come si può lavorare per eliminare o ridurre i DIFETTI STRUTTURALI? 
E’ necessario fare un’analisi a 360° dell’aziendae del mercato. 
E poi individuare e realizzare i “progetti”di miglioramento aziendali prioritari, ad “effetto leva” ovvero che con poco sforzoportano un grande risultato. 

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